La crescita di video e tv online rappresenta un fenomeno nuovo e rilevante in chiave strategica per i broadcasters, sia in termini di prospettive di mercato che di sviluppo di modelli di business (consolidati e nuovi).
Ciò a cui stiamo assistendo oggi è l’ingresso nell’arena televisiva di nuovi operatori globali “internet based” – come i tre grandi player Apple, Google e Facebook - le cui azioni e strategie impattano sui mercati locali in modo differente e all’interno di una regolamentazione, quella televisiva, che continua ad essere applicata “country specific”.
In questo scenario in trasformazione, la regolamentazione è destinata a svolgere un ruolo sempre più importante, perché è in grado di incidere sensibilmente, attraverso interventi di policy e pro-concorrenziali, nel processo di transizione verso modelli convergenti (accelerando o ritardando l’evoluzione in atto).
A questi temi, si affiancano quelli collegati alla normativa e regolamentazione televisiva europea e nazionale, che negli ultimi anni, a partire dalla Legge Gasparri, hanno assunto un rilievo sempre più importante.
L’insieme di questi elementi determina conseguenze rilevanti nell’evoluzione del settore e impone dunque a chi opera nel mercato di valutare, prevedere e interpretare l’impatto che i vari interventi potranno avere nel proprio business.
Un monitoraggio costante delle principali decisioni prese o in discussione in questo ambito diventa pertanto essenziale per un broadcaster per meglio analizzare il contesto competitivo (competitive assessment) e le opzioni strategiche da adottare.
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