Le evoluzioni del mercato dei diritti sportivi rispecchiano e rafforzano i principali trend del mercato video on demand in Europa, che potrebbe diventare sempre più frammentato o concentrato (e con un ruolo determinante degli aggregatori). È il focus dell’ultimo rapporto di ITMedia Consulting, Video on demand in Europe: 2025-2028 / The Power of Sport[
[...] «Per decenni il modo più sicuro per assicurarsi o rafforzare un network tv è stato quello di ottenere i diritti per lo sport live. Gli sport sono ultimo genere rimasto che attira costantemente audience di massa sulla tv lineare», ricorda ITMedia [...]
[...] poi il nuovo trend verso lo storytelling, che porta a contenuti on demand come i documentari. Fremantle ha creato una label ad hoc, Fremantle Sports, ma – come ben ricorda ITMedia – proprio nella documentaristica c’è il nucleo primitivo di interesse di Netflix verso lo sport. Netflix esordisce nel racconto sportivo con Formula 1: Drive to survive, contribuendo ad aumentare l’attenzione, e quindi il pubblico, della disciplina, all’epoca su Espn. In seguito, arriva l’accordo quinquennale con la WWE, cui segue il Christmas Day NFL e il già citato accordo per il calcio femminile. Il campo insomma è aperto [...]
[...] «Gli streamer hanno tasche ampie, ma i budget e la pazienza non sono infiniti. Più soldi sui diritti signicano meno risorse allocate alla produzione scripted entertainment» (basti pensare, recentemente, alla cancellazione da parte di Netflix di The Residence di Shonda Rhimes, di successo, ma troppo costoso, ndr.). Qualunque sia l’evoluzione del mercato, una cosa appare certa: «Il mezzo tradizionale con cui si aveva accesso allo sport live, la televisione, ora viene soppiantato dai servizi streaming».
Eliana Corti, Tivù, Settembre 2025
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