Per i broadcaster il futuro si fa incerto e di fronte alla sfida Ott gli operatori tradizionali dovranno capire come replicarne il modello
In un panorama competitivo in rapida evoluzione, il futuro della pay TV si fa incerto. Questo non ha scoraggiato i maggiori operatori dall’intraprendere nuove strategie di business per anticipare i cambiamenti, anche se nessuno è in grado di dire quando, o addirittura se, tali strategie verranno ripagate.
Due aree di sviluppo sono la social Tv e gli schermi secondari. Gli operatori ammettono la necessità di avere una presenza sui social media e di collegarla all’esperienza Tv attraverso dispositivi secondari. Ma ammettono anche che le opportunità che sperano possano emergere non è affatto chiara. [...]
Di fronte alla sfida dell’Ott la questione è come adottarne lo stesso modello e utilizzarlo per combattere i nuovi entranti nell’ambito della pay Tv. Una strategia consiste nell’offrire servizi di internet Tv “stand alone”, che svincolano una selezione di contenuti dal servizio principale dell’operatore, mettendolo a disposizione senza dover sottoscrivere un abbonamento a cavo o satellite. [...]
In questo contesto di sfide, incertezza e innovazione, anche se i frutti non si raccolgono subito, i tradizionali operatori pay TV cercheranno di presidiare e mantenere la propria posizione sul mercato.
Corriere delle Comunicazioni, pag. 15, 12 novembre 2012