[...] Il churn (l’abbandono dei servizi Svod) è diventato sempre più una seria preoccupazione per gli operatori di streaming e per gli studios, che hanno speso ingenti risorse nella produzione di nuovi contenuti come chiave per mantenere gli abbonati. Così, mentre le aziende del settore si contendono i consumatori per trattenenre gli abbonati, la prossima ondata di disruption potrebbe risiedere nell’espansione dell’atteggiamento di consumo della Generazione Z anche al resto della popolazione, che preferisce giocare ai videogiochi, ascoltare musica in streaming e impegnarsi sui social media, spesso simultaneamente, piuttosto che limitarsi a guardare la TV o i film.[...]
[...] Finora il Vod ha avuto spazio sufficiente per crescere e la sua esperienza narrativa coinvolge ancora gli utenti. Ma pur spendendo molto nella produzione di contenuti, i servizi Vod devono ancora affrontare la prossima grande sfida, legata alla capacità di servire meglio i propri clienti che non sono più solo le generazioni più giovani, che peraltro rappresentano anche le audience future. [...]
[...] Guardando al futuro dell’industria dei contenuti video, molti indicatori suggeriscono che siamo all’inizio e non alla fine di un processo, una tappa intermedia verso una terza ondata di frammentazione in cui questi “nuovi media” iniziano a intaccare le quote di mercato dei principali servizi di streaming in un mondo molto più complesso fatto di ecosistemi interconnessi e interdipendenti.[...]
Augusto Preta, Corcom, 12.07.2024
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