Servizi video finanziati dalla pubblicità:
come cambia il mercato Tv e le prospettive
Augusto Preta su Agenda Digitale
I servizi video finanziati dalla pubblicità (AVOD) hanno iniziato a trovare i loro pubblici, offrendo accesso “gratuito” ai contenuti in cambio della disponibilità degli utenti a guardare gli annunci pubblicitari. Facciamo il punto sullo stato dell’arte del mercato e sulle sue prospettive.
L'investimento nei servizi online è essenziale per garantire che i broadcaster possano compensare il calo delle entrate radiotelevisive, previsto a causa della transizione in corso allo streaming online. In questa chiave, se su scala globale il mercato europeo dei servizi video finanziati dalla pubblicità (AVOD) rimane ancora marginale, ITMedia Consulting ha osservato come alcuni attori abbiano iniziato ad adottare strategie di ibridazione provenienti dagli Stati Uniti mescolando le offerte AVOD e su abbonamento (SVOD), al fine di massimizzare la loro efficacia. [...]
[...] Assistiamo quindi a una scala crescente di acquisizioni da parte dei tradizionali player media statunitensi di servizi AVOD (ViacomCBS/Pluto TV, Fox Corp./Tubi, NBC/Xumo & Vudu) così come un’espansione internazionale di player online in Europa (Amazon’s IMDb TV, Pluto TV, Chili AVOD, Roku Channel). In risposta, le emittenti europee hanno lanciato i propri servizi di video on demand (Broadcasters Video on Demand – BVOD) per catturare il pubblico online. [...]
Ancora oggi, in termini di ricavi di mercato, l’AVOD è una piccola parte della pubblicità video online, dominata da giganti tecnologici internazionali, piattaforme di condivisione video e social media player (YouTube, Facebook, Snapchat, TikTok, Amazon, ecc.). I ricavi del BVOD a loro volta sono ancora un frammento dei ricavi AVOD, ma entrambi sono destinati a svolgere un ruolo importante in futuro. [...]
Augusto Preta, Agenda Digitale, 08.11.2021
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