La fame degli utenti-spettatori sta facendo aumentare le offerte non lineari

Video, video, fortissimamente video. Il mercato dei contenuti online è in piena effervescenza. [...]

In un mondo dove la fame di video degli utenti-spettatori si fa sempre più feroce, aumenteranno le offerte di servizi “non lineari”. E il re è il Video on demand (Vod) verso cui si stanno sempre più orientando gli utenti. Il totale delle entrate da servizi Vod in Europa Occidentale è destinato a un forte aumento. Il mercato Vod raggiungerà 940 milioni alla fine di quest’anno, nell’Europa occidentale, e la parte del leone (460 milioni) la faranno i servizi che forniscono film e serie tv in streaming in cambio di un abbonamento: è il modello Netflix e viene chiamato Subscription Vod. Una quota appena minore (412 milioni) arriverà dalle piattaforme che non chiedono un abbonamento ma il pagamento del singolo video o serie: è il Transactional Vod, ovvero il modello iTunes e dell’italiana Chili Tv. .

Questo significa che gli utenti abbandoneranno le Pay-Tv per i servizi offerti dagli Ott? No, almeno non subito, prevede il rapporto Video killed the Tv Star di Augusto Preta (ITMedia Consulting), e questo perché il Vod si pone come complementare alla pay mentre è destinato a rimpiazzare il business dell’home video “fisico”(dvd e bluray).

Roberta Chiti, Corriere delle Comunicazioni, 23/07/2014

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