Un’estate particolarmente calda, non solo dal punto di vista atmosferico, ha fatto da sfondo a grandi e strategicamente rilevanti novità nell’economia digitale a livello globale e nazionale. Al centro, ancora una volta, il mondo dei contenuti, che vede sempre più coinvolti i giganti della rete, i cosiddetti “Big 5” (Amazon, Apple, Facebook, Google e Microsoft), oltre naturalmente a Netflix e, scendendo giù giù fino a casa nostra, Vivendi, Mediaset e Tim. Nei giorni in cui Vivendi comunicava la creazione di sinergie tra la pay Tv Canal Plus e Tim Vision – il servizio di video on demand di Telecom Italia – lasciando intendere di voler continuare la sua strategia di integrazione reti/contenuti, indipendentemente dalla soluzione della vicenda Mediaset, annunci e colpi di scena dall’altra parte dell’Atlantico hanno ancor più catturato l’attenzione e l’interesse degli addetti ai lavori....
....Di fatto nessuna società competeva direttamente con le altre, quasi fossero eco-sistemi separati e con livelli di sovrapposizione minimi tra loro. Così se Microsoft acquistava Linkedin, andava a coprire la componente professionale lasciata libera da Facebook, a sua volta del tutto agnostica rispetto ai device e ai sistemi operativi IoS/Apple o Android/Google. In sostanza, tanto più internet si sviluppava, tanto più ciascuna di queste società cresceva e si moltiplicava (in termini di ricavi e di capitalizzazione).
In questo scenario confortante e confortevole per le internet company (molto meno per le compagnie tradizionali), anche altri soggetti hanno potuto sfruttare appieno le dinamiche “virtuose”: Uber, Airbnb, Netflix. Ciascuno di loro infatti trae vantaggio dall’enorme ecosistema globale di dispositivi e app che Google, Apple e Microsoft hanno contribuito a creare, dalla popolarità (anche grazie a Facebook) e utilità dei servizi che offrono, acquisendo dimensione globale e rivaleggiando, e in molti casi sostituendosi, ai fornitori dei servizi tradizionali (broadcaster, trasporto locale, agenzie immobiliari). Oggi tutto questo pare sul punto di cambiare.....
Augusto Preta, Lavoce.info, 05.09.2017