Big tech e digital services act, tutti i nodi da sciogliere. Scrive Preta
Le piattaforme digitali producono innegabili vantaggi, ma d’altro canto esercitano il controllo su interi ecosistemi. L'articolo di Augusto Preta, fondatore e CEO di ITMedia Consulting.
COS’È IL DIGITAL SERVICES ACT
Il prossimo pacchetto della legge sui servizi digitali, il Digital service act (d’ora in poi Dsa) è un’iniziativa legislativa dell’Unione europea per regolamentare le piattaforme digitali online, inclusi i mercati online, le piattaforme di social media, i motori di ricerca, le piattaforme di videogiochi e altri servizi della società dell’informazione e di Internet. Essendo il primo importante atto legislativo per il settore dalla Direttiva sul commercio elettronico del 2000, definirà cosa sarà Internet per gli anni a venire e sarà destinato ad avere un impatto sulla governance di Internet, non solo in Europa, ma a livello globale.
PERCHÈ SERVE UN APPROCCIO ORIZZONTALE
Indipendentemente dalle scelte di merito che verranno adottate, dall’approccio più severo rispetto all’Ecd, con riferimento alla responsabilità degli intermediari in relazione a un provato mutato ruolo come fornitore di servizi di intermediazione (piattaforma) o quello più flessibile e quindi in grado di usare strumenti come l’auto-regolazione e la co-regolazione, l’auspicio è di mantenere un approccio orizzontale, in grado di dare garanzie legali superiori, maggiori certezze e maggiore libertà di espressione agli utenti.
Augusto Preta, Formiche, 13.12.2020
- Per leggere l'articolo completo clicca qui