Dalla rete al futuro, Tim gioca una partita da brivido
La nomina di Gubitosi ad amministratore delegato apre un nuovo capitolo della vicenda di Tim. In gioco non c’è solo la creazione di un’unica infrastruttura nazionale in mani pubbliche. C’è anche il futuro di una grande società, oggi oberata dai debiti.
[...] Fino a quando le telecomunicazioni sono rimaste un settore caratterizzato dai servizi in voce e poi dai dati offerti via Adsl, con internet ancora un oggetto sconosciuto alla maggior parte dei consumatori italiani, il modello ha funzionato, come nel resto d’Europa. […]
[…] A questo punto, ciò che attende Gubitosi nei prossimi mesi, se non nelle prossime settimane, riguardo al futuro di Tim, è un’impresa titanica. Per un verso, nonostante tutto, la rete rimane ancora economicamente un asset importante, perché se è vero che la componente fisica infrastrutturale tenderà ad avere un ruolo sempre meno rilevante (cavi, colonnine, borchie, bretelle) e che quella attuale in rame richiede investimenti molto elevati per il passaggio alla fibra, vi sono diversi livelli della rete di cui occorre tenere conto e alcuni di essi avranno un ruolo sempre più strategico nell’evoluzione del business dei prossimi anni. […]
Augusto Preta, Lavoce.info, 20.11.2018
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