*I dati sulla TV Digitale in Europa , realizzati da ITMedia Consulting, sono tratti dal Terzo Rapporto DGTVi
La penetrazione della Tv digitale in Europa Occidentale (15 Paesi UE, Norvegia e Svizzera) negli ultimi due anni è cresciuta a ritmi sostenuti, al punto che a fine 2008 sono 108 milioni le abitazioni televisive digitali, pari a oltre il 65% del totale.
Tale penetrazione subirà un’ulteriore accelerazione nei prossimi anni poiché in molti Paesi europei è stato approvato un calendario per lo spegnimento del segnale analogico via etere che porterà al completo switch-off al più tardi nel 2012. Il contributo alla digitalizzazione del segnale televisivo atteso da tale transizione è significativo, anche se lo sviluppo varia da paese a paese, a seconda della presenza e diffusione delle altre piattaforme televisive, in particolare del satellite e del cavo.
Il satellite storicamente ha rappresentato il traino alla diffusione della televisione digitale e
all’introduzione della multicanalità, con un modello prevalentemente basato sulla televisione a pagamento. La piattaforma satellitare continua a crescere in penetrazione, ma a tassi più contenuti che in passato.
Nei Paesi dove il cavo analogico è molto diffuso, il processo di digitalizzazione del segnale televisivo richiederà tempi lunghi, a causa degli ingenti investimenti richiesti per la conversione delle reti, che peraltro già supportano la trasmissione multicanale.
La diffusione dell’Iptv, pur registrando un continuo incremento, rimane contenuta e interessa solo 5,2 milioni gli abbonati, principalmente concentrati in Francia (che registra la metà della base abbonati di Regno Unito, Francia, Spagna e Italia.
In alcuni Paesi la piattaforma terrestre è residuale o comunque complementare rispetto al cavo e al satellite, mentre in altri è la modalità prevalente di trasmissione televisiva. In questi ultimi la Tdt è la piattaforma deputata a trainare e completare la conversione del sistema televisivo al digitale.
In Germania, l’etere terrestre è mezzo trasmissivo assolutamente residuale e l’alta penetrazione del cavo e del satellite hanno da tempo introdotto un mercato multicanale.
Proprio per questa residualità della trasmissione via etere, la Germania ha già completato lo switch-off, due anni in anticipo rispetto a quanto programmato dal Governo Federale: da fine 2008 oltre il 90% della popolazione (74 milioni di persone) può ricevere il segnale digitale via etere con un’offerta di 12-30 canali, a seconda dell’area. La digitalizzazione del segnale via etere ha fatto crescere l’utilizzo di questa piattaforma in Germania. Gli utenti accedono al segnale via decoder, Idtv, ma anche chiavette Usb e device portatili: la mobilità di ricezione del segnale è un valore aggiunto della piattaforma Tdt che è stato molto sottolineato in Germania.
Nel corso del 2008, in Francia, Italia, Spagna e Regno Unito (nei quali la televisione terrestre ha storicamente costituito l’infrastruttura prevalente in ambiente analogico e il processo di digitalizzazione è comparabile per dimensioni demografiche e dinamiche di transizione), la Tdt ha operato un doppio sorpasso diventando la piattaforma di accesso più diffusa sui primi televisori:
1. ha superato il satellite e rappresenta oggi il primo canale di accesso alla tv digitale in quasi la metà delle abitazioni digitali;
2. ha superato la televisione analogica che si è ridotta, come accesso esclusivo, a meno di un terzo delle abitazioni tv.
Scendendo nel dettaglio dei singoli Paesi, si nota come la Tdt sia la prima piattaforma televisiva tout court (analogica e digitale) sui primi televisori in Regno Unito e Francia (rispettivamente 39% e 33%) e la prima piattaforma digitale in Spagna (36%). In Italia, dove i primi televisori che accedono al digitale attraverso l’etere terrestre hanno già oltrepassato i ricevitori di satellite a pagamento (24% vs 20%), si prevede il superamento della piattaforma satellitare nel suo complesso (pay+ free) nel 2009.