Le previsioni sui contenuti on-line di ITMedia Consulting. Nuovi spettatori per la pubblicità
Video Mediaset, Rai.tv, La7.tv. Ormai i grandi gruppi televisivi italiani si sono tutti dotati di un portale di offerta di video on-line, seguendo l'esempio di quanto già fatto da un po' di tempo dalla BBC inglese. Ma non si tratta soltanto di un presidio di immagine: entro il 2013 i ricavi generati da questi cresceranno dai 737 milioni dello scorso anno ai 2,7 miliardi di euro nella sola Europa Occidentale. Il merito è sia della vendita diretta dei contenuti, sia della raccolta pubblicitaria. I dati, che fanno parte di un Rapporto di ITMedia Consulting in uscita, indicano un tasso annuale di crescita del 39%.
[...] Interessanti le proiezioni che ITMedia fa sulla pubblicità. Nel 2009 in Europa si sono raccolti 276 milioni di euro, cifra destinata a crescere fino agli 1,6 miliardi del 2013.
[...] In termini strategici, i gruppi televisivi cercano ormai di creare sinergie tra le piattaforme per raggiungere target diversi: la fuizione dei video via Internet è attualmente complementare rispetto a quella su tv, ma in rete si raggiunge anche un target generalmente meno interessato alla tv in senso tradizionale. Affacciarsi nel mondo dei video on-line significa però confrontarsi anche con operatori che non sono soltanto i diretti concorrenti, dai produttori di contenuti specifici per la rete, gli studios, i fornitori di rete e quelli di servizi Internet. [...]
[...] Interessanti le proiezioni che ITMedia fa sulla pubblicità. Nel 2009 in Europa si sono raccolti 276 milioni di euro, cifra destinata a crescere fino agli 1,6 miliardi del 2013.
[...] In termini strategici, i gruppi televisivi cercano ormai di creare sinergie tra le piattaforme per raggiungere target diversi: la fuizione dei video via Internet è attualmente complementare rispetto a quella su tv, ma in rete si raggiunge anche un target generalmente meno interessato alla tv in senso tradizionale. Affacciarsi nel mondo dei video on-line significa però confrontarsi anche con operatori che non sono soltanto i diretti concorrenti, dai produttori di contenuti specifici per la rete, gli studios, i fornitori di rete e quelli di servizi Internet. [...]
Italia Oggi, 4 Marzo 2010
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