Le mani del fondo Kkr su Tim.
Cosa potrebbe cambiare nel calcio?
Augusto Preta su Gazzetta.it
Il gigante americano da 400 miliardi di patrimonio studia un'Opa sulla telco che è anche investitore strategico della Serie A. L'analista Preta: "Effetti sul business calcistico? Dipenderà dalle priorità strategiche"
Il titolo di Tim è schizzato in Borsa del 30% trainando l’intero settore delle telecomunicazioni. Il motivo? La presentazione di una manifestazione di interesse volta a promuovere un’Opa sul 100% delle azioni da parte del fondo americano Kkr. Cosa c’entra tutto questo con il calcio? Semplice, Tim è uno degli investitori strategici della Serie A, soprattutto da quest’anno in virtù dell’operazione in tandem con Dazn. [...]
[...] I primi mesi dell’era Dazn-Tim sono costellati di incidenti di percorso e attriti: i problemi nella trasmissione, le lamentele del pubblico, i ricorsi di Sky, i fari di Antitrust e Agcom, fino al caso dello stop alla visione contemporanea su due dispositivi, con Dazn costretta a fare marcia indietro dopo l’intervento del Governo. [...]
[...] Spiega Augusto Preta, fondatore e a.d. di ITMedia Consulting: “A mio avviso la ragione ultima se non la principale dell’ingresso di Tim nel settore è legata alla nuova concorrenza di Sky nell’offerta dei servizi di telefonia e al tentativo dunque di rispondere a questa minaccia riducendo il potere di attrazione di Sky, con l’offerta Sky Wi-Fi, verso gli abbonati a larga banda di Tim, come degli altri operatori telefonici". [...]
[...] Lo scenario è fluido, anche per il peso specifico degli altri attori in campo: il Governo e l’attuale azionista di maggioranza Vivendi. Se si concretizzasse l’acquisizione di Tim da parte di Kkr, potrebbe cambiare lo scenario dei diritti calcistici? Risponde Augusto Preta: “Tutte le questioni vanno studiate in base alla situazione del momento. Certamente una situazione in cui non si vedesse più in Sky un potenziale forte concorrente, o quantomeno non più una priorità strategica, potrebbe portare a far rivedere ai potenziali nuovi proprietari le strategie in questo ambito. Al contempo rivedere gli accordi potrebbe non necessariamente portare a un disimpegno, in base anche ai possibili risultati di questa revisione. [...]
Augusto Preta, Gazzetta.it, 22.11.2021
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