Calcio in TV: la rivoluzione può attendere
Augusto Preta per Lavoce.info
Dazn, con Tim, si è aggiudicata la trasmissione delle partite del campionato di calcio. Ma il passaggio dal mondo broadcast a quello dell’online e delle reti a larga banda non è stato indolore. Ora si profila una guerra dei prezzi, oltre che degli ascolti.
Dopo un’estate caratterizzata dai grandi trionfi sportivi – Olimpiadi, Paraolimpiadi, Mondiali di pallavolo ed Europei di calcio – ora il campionato di calcio vive una fase complessa, caratterizzata da problemi di varia natura, legata sia ad aspetti tecnici che economici. [...]
[...] Di fatto, dunque, la rivoluzione del calcio annunciata fa molta fatica a realizzarsi, lasciando spesso tifosi e abbonati a rimpiangere i tempi passati (l’era Sky-Mediaset), quando tutto funzionava, in modo semplice e affidabile. [...] Nella sostanza, sono due i profili critici. Il primo, e certamente più ricorrente, è di ordine tecnico ed è legato principalmente alla qualità del servizio. [...] Il secondo aspetto, riguarda una sorta di guerra degli ascolti, con l’accusa a Dazn di gonfiare i dati, sulla base di una diversa metrica di rilevazione.
[...] Un’ultima conseguenza è la guerra dei prezzi, con offerte al ribasso, soprattutto da parte di Sky, al fine di ridurre il travaso di abbonati da Sky a Dazn (e Tim). La riduzione dei margini, quando non addirittura il margin squeeze, determina forti disincentivi per le imprese a investire e pone grossi problemi di concorrenza e di efficienza. [...]
Augusto Preta, LaVoce.info, 01.10.2021
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