E così la tanto attesa decisione dell’Agcom è arrivata il 18 aprile: a conclusione dell’istruttoria durata quasi quattro mesi, l’Autorità ha accertato che la partecipazione azionaria di Vivendi in Tim e Mediaset viola le disposizioni vigenti poste a tutela del pluralismo e in particolare l’articolo 43 comma 11 del decreto legislativo 177/2005, che impedisce a chi detiene più del 40 per cento del mercato delle comunicazioni elettroniche, in questo caso Tim, di avere oltre il 10 per cento del sistema integrato delle comunicazioni (Sic), nella fattispecie Mediaset.

Nella delibera, l’Agcom ordina a Vivendi di rimuovere la posizione accertata di “controllo o collegamento” in una delle due società entro dodici mesi, imponendole di fornire entro 60 giorni uno specifico piano che illustri in dettaglio le modalità con le quali intende ottemperare all’ordine. Qualora ciò non avvenga, l’Agcom potrà irrogare una sanzione amministrativa che va dal 2 al 5 per cento del fatturato della società (ultimo bilancio d’esercizio).
Si tratta di una soluzione prevista e anticipata da indiscrezioni. Ciò nondimeno la decisione apre la strada a diversi possibili scenari che sarà interessante valutare.

Augusto Preta, Lavoce.info 21.04.2017

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