Augusto Preta, direttore generale di ITMedia Consulting, ha calcolato che nel 2012, a switch off avvenuto, quando cioè non ci saranno più i vecchi canali analogici, la tv terrestre vedrà scendere la sua presa sul mercato pubblicitario al 64%, mentre il satellite sarà salito al 28% e la Iptv, la tv su Internet ne avrà conquistato l'8%.
C'è però un altro dato che gira tra gli addetti ai lavori: in Italia la penetrazione della pay-tv è al 26%, mentre nel resto d'Europa è al 60%. Ci sono perciò forti possibilità di crescita. Il problema è che con il solo il digitale terrestre è difficile riuscire ad intercettare in pieno queste potenzialità: le piattaforme migliori, da questo punto di vista, restano il satellite e Internet. Ma finché in Italia la banda larga sarà oggetto più di dibattiti che di iniziative la seconda non andrà molto veloce. Resta il satellite. Ossia il regno di Sky.
C'è però un altro dato che gira tra gli addetti ai lavori: in Italia la penetrazione della pay-tv è al 26%, mentre nel resto d'Europa è al 60%. Ci sono perciò forti possibilità di crescita. Il problema è che con il solo il digitale terrestre è difficile riuscire ad intercettare in pieno queste potenzialità: le piattaforme migliori, da questo punto di vista, restano il satellite e Internet. Ma finché in Italia la banda larga sarà oggetto più di dibattiti che di iniziative la seconda non andrà molto veloce. Resta il satellite. Ossia il regno di Sky.
Repubblica - Affari & Finanza, 2 Febbraio 2009
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