La tutela del pluralismo nell’ecosistema digitale
Augusto Preta sul n. 3/2023 di Media Laws
Nel nuovo fascicolo della Rivista di Diritto dei Media (n. 3/2023) trovate il contributo di Augusto Preta su La tutela del pluralismo nell’ecosistema digitale.
Il lavoro si compone di tre capitoli. Il primo capitolo analizza il contesto di riferimento e le profonde trasformazioni degli ultimi anni nel mondo televisivo. In particolare, il paper evidenzia come lo sviluppo dei servizi streaming nel nuovo contesto digitale abbia trasformato radicalmente il sistema televisivo, in particolare nell’ultimo biennio, divenendo parte di un ecosistema più ampio, e accentuando forme di ibridazione dei modelli di business. L’ingresso di nuovi operatori globali, in grado di competere sui diversi mercati nazionali e offrire una pluralità di servizi, a costo zero (pubblicità) o molto ridotto, ha profondamente modificato la struttura di mercato, accentuando gli elementi di pressione competitiva tra TV in chiaro e a pagamento e determinando le condizioni per il superamento di tale distinzione in termini di mercato rilevante.
Il secondo capitolo approfondisce come tali processi hanno reso più competitivo e contendibile il mercato televisivo, a partire dal settore della pay TV, dove la riduzione delle barriere all’ingresso e la crescita consistente delle offerte on demand, ha ampliato la concorrenza e ridotto il livello di concentrazione.
Nel terzo capitolo viene approfondita la distinzione tra pluralismo e concorrenza e la necessità di definire strumenti specifici, idonei a misurare il livello di pluralismo, abbandonando la strumentazione antitrust, in linea con la nuova formulazione dell’art. 51 TUSMA, e i meccanismi basati unicamente sulla proprietà dei media e sulle quote di mercato legate ai fatturati. In coerenza con le risultanze degli studi di settore e l’evoluzione del quadro normativo e regolamentare a livello europeo, il focus si concentra verso modelli legati al mercato dell’attenzione, con particolare riferimento agli elementi di audience dei soli programmi/contenuti d’informazione. Il tutto in un quadro anch’esso di profonda trasformazione, in cui l’evoluzione dei servizi online ha determinato un vero e proprio cambio di paradigma, ponendo sfide significative, in particolare nel settore dell’informazione, quali il fenomeno delle fake news e la lotta alla disinformazione.
Tutti i contributi sono peraltro consultabili a questo link: https://lnkd.in/e4vfan9P