Cosa c’è nel futuro di Mediaset
Augusto Preta per Lavoce.info
Subito dopo la morte di Silvio Berlusconi, il titolo Mediaset è salito in Borsa. Segno che il mercato si aspetta un cambiamento. È presto per dire in che direzione. Potrebbe tornare di moda persino l’accordo con Vivendi, anche se molto è cambiato dal 2016.
[...] Non è facile dare una spiegazione a quanto sta accadendo e soprattutto riuscire a prevedere quel che accadrà a una impresa che per decenni ha svolto un ruolo fondamentale nel sistema delle comunicazioni e dei media nazionali nella proposizione di stili di vita e di un sentire comune che è connaturato alla tv commerciale, cioè un mezzo di comunicazione di massa che deve parlare al maggior numero di persone possibile, e dunque generalista, in chiaro e finanziato dalla pubblicità.[..]
[...] La tendenza prima verso forme di offerta tematiche, che guardano più alle esigenze mirate dei diversi pubblici, con contenuti e generi specifici di programmazione, di cui la pay tv (e nel nostro caso Sky) ha rappresentato l’esempio di maggior successo, ha costretto la stessa Mediaset a entrare e competere in un settore molto distante per offerta e competenze dal campo di gioco tradizionale. [...]
[...] Tutto si sposta in ogni caso sulla fidelizzazione del consumatore, sul mercato dell’attenzione e sull’ingresso nel mondo Internet, che non è più quello chiuso e sicuro della televisione digitale terrestre. Pertanto, le opportunità per gli operatori che vogliono investire, come nel caso di Mediaset, ci sono, ma al contempo, anche i rischi derivanti dal competere in mercato aperto con molti più concorrenti, per di più globali e dalle grandi dimensioni. [...]
Augusto Preta, LaVoce.info, 22.06.2023
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