Il mercato televisivo italiano è digitale. L’analogico è presente, a fine 2010, in meno del 20% delle abitazioni e nel 2012 tutte le abitazione TV saranno all digital.
La piattaforma più diffusa è il digitale terrestre, che, a fine 2010, copre oltre il 50% delle abitazioni, quota che sale a oltre 2/3 se riferita al solo mercato digitale.
La DTT cresce, infatti, a un ritmo maggiore rispetto al satellite. Ancora limitato è invece l’impatto dell’IPTV, nonostante un tasso di crescita superiore a quello delle altre piattaforme. Grazie anche a nuovi modelli di offerta (TV ibrida), l’IPTV rimane comunque una piattaforma dinamica.
In termini di risorse, dopo un periodo piuttosto sfavorevole a causa della crisi economica, il mercato televisivo italiano crescerà nel prossimo triennio ad un tasso medio del 3,4%.
In particolare, la pubblicità torna a crescere a partire dal 2010 e per tutto il periodo considerato (2,8% annuo), mentre la pay-tv, che ha risentito meno degli effetti della crisi, continua a crescere più della media (5,6% annuo), grazie anche all’aumento dell’offerta a pagamento su terminale TV.
Il risultato dell’andamento delle due risorse principali è che la spesa delle famiglie (canone e pay TV) supera quella delle imprese (pubblicità).
In termini di quote, la pubblicità rimane la risorsa principale del mercato, pur crescendo a ritmi inferiori rispetto alla pay-tv e rimanendo costantemente al di sotto del 50%.
Nonostante un elevato dinamismo, il mercato è caratterizzato da forte concentrazione, con 3 attori che si dividono oltre il 90% del mercato.
Tra questi, Sky e Mediaset continueranno a contendersi il primato, con quote pressoché analoghe. Mediaset sarà leader nel 2010, mentre Sky, dopo un anno difficile in cui viene raggiunto e superato da Mediaset, si riprenderà a partire dal 2011. Il terzo attore, Rai, diminuirà leggermente la propria quota di mercato. Infine, Telecom Italia rimarrà un attore secondario nel mercato televisivo.
Mediaset rimarrà leader nella pubblicità e Sky nella pay-tv. Pur riducendo la quota di mercato nel core business, Sky riprenderà a crescere in valori e abbonati e diventerà un attore significativo anche nel mercato pubblicitario, grazie all’aumento dell’offerta in chiaro sul digitale terrestre.
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