Negli ultimi anni la televisione ha mostrato un’evoluzione significativa. In primo luogo, le trasmissioni analogiche terrestri hanno dovuto subire la concorrenza prima del cavo e poi del satellite. Il passaggio alla TV digitale e l’introduzione di tecnologie innovative, come l’ADSL, hanno costituito un altro step importante nel processo di distribuzione dei contenuti. La moltiplicazione delle piattaforme distributive ha attratto nuovi player nel mercato televisivo e portato ad un incremento significativo del numero di canali.

I principali produttori di televisori stanno spingendo verso le connected TV, device che in futuro possono giocare un ruolo di primo piano nel portare sul televisore contenuti video disponibili online.

Ne consegue che gli operatori televisivi tradizionali non sono più i distributori esclusivi di contenuti video, ma si trovano a fronteggiare la concorrenza di player provenienti da diversi punti della catena del valore che stanno cercando di inserirsi nel business della distribuzione di servizi video televisivi su Internet, e, in ultima analisi, di entrare a pieno titolo nella connected home.

Le programmazioni in alta definizione sono divenute, negli ultimi 5 anni, una componente chiave dell’offerta televisiva, specialmente di quella a pagamento. Di conseguenza il numero dei canali in HD sta crescendo in maniera significativa, coinvolgendo anche canali di nicchia.

Inoltre l’aumento significativo della quota di mercato dei blockbuster statunitensi in 3D negli ultimi due anni ha contribuito alla crescita dell’interesse nel 3D da parte dei service provider e broadcaster europei.

Ma il 2010 è stato senza dubbio l’anno dell’Over-the-Top TV. Gli operatori di pay TV stanno accrescendo la propria gamma di servizi aggiungendovi la propria strategia OTT tramite la distribuzione di contenuti online, servizi di catch-up TV e supporti per dispositivi portatili.

In generale, dunque, la tendenza degli operatori è quella di cercare nuovi modi per distribuire i propri servizi usando l’Internet Protocol. Quasi tutti i principali operatori via cavo, satellite e IPTV stanno esplorando sistemi di TV everywhere cercando di soddisfare l’esigenza degli utenti di accesso multiscreen ai contenuti on-demand rendendo i propri contenuti disponibili attraverso schermi diversi da quelli televisivi come i PC e i dispositivi mobili.

 

 

 

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